I prodotti di moda sono quelli che finiscono più frequentemente nei nostri carrelli (virtuali) durante lo shopping online. Secondo l’ultima ricerca netRetail di Netcomm infatti, prediligiamo comprare abbigliamento e accessori rispetto ad altre categorie come l’elettronica di consumo (51%), i prodotti di bellezza e cosmetica (44%), design e arredo (16%).
I canali più utilizzati?
L’analisi condotta evidenzia che quasi il 60% degli italiani acquista vestiti e scarpe attraverso i marketplace. Le piattaforme e-commerce sono in grado di soddisfare le aspettative dei consumatori digitali in termini di scelta ampia e prezzi convenienti.
Lo studio testimonia inoltre che le recensioni degli altri clienti sono il primo punto di contatto con un prodotto per il 39% degli acquirenti. Per 3 italiani su 10 la prima interazione nasce dal sito web del brand. L’esperienza in negozio rappresenta il primo touchpoint solo per il 23% del campione.
A trainare questi nuovi trend di consumo sono certamente i Millennials e la Generazione Z, che dai brand del fashion si aspettano esperienze d’acquisto personalizzate, spedizioni a ridotto impatto ambientale e consegne veloci e anche nei weekend o nelle fasce serali.
La consegna è un fattore chiave nello shopping digitale: l’analisi di BigCommerce evidenzia che ben il 77% dei carrelli viene abbandonato a causa di spedizioni non adeguate (ad esempio tempi troppo lunghi).
È quello che gli esperti chiamano “effetto Amazon”. La consegna in due giorni degli utenti Prime ha imposto uno standard con cui è difficile competere e ha aumentato le aspettative degli eShopper, che fino a qualche anno fa non avrebbero battuto ciglio per un’attesa di circa 5-6 giorni.
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