Coronavirus e crescita dell’e-commerce: i dati in Italia
Nessun dubbio al riguardo: il Coronavirus ha dato una spinta molto energica all’e-commerce e alla propensione verso gli acquisti online. A confermarlo sono numerosissimi studi.
Netcomm1 parla di “un salto evolutivo verso il digitale di 10 anni” e certifica che dall’inizio del 2020 sono ben 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia, di cui 1,3 milioni da attribuire proprio all’emergenza sanitaria.
Gli articoli per la cura degli animali, i cibi freschi e confezionati, i prodotti per la cura della casa e della persona sono le categorie che hanno registrato la crescita più alta, rispettivamente (154%, +130%, +126%, +93%). Inoltre Netcomm evidenzia che, sebbene il comparto fashion & lifestyle sia stato tra i più penalizzati, quasi l’80% dei merchant del settore ha conquistato nuovi clienti proprio durante il lockdown.
Secondo alcuni studi, come quello di Casaleggio Associati2, l’effetto non è stato immediato. I primi giorni di lockdown italiano hanno coinciso con una flessione delle visite e-commerce. Il trend si è poi invertito.
Nel primo mese della pandemia il 31% degli italiani ha confermato che avrebbe comprato online gli stessi prodotti che normalmente acquista in negozio. Il 72% degli italiani ha fatto un uso maggiore del proprio smartphone e, di conseguenza, il traffico su internet è aumentato del 60%. Tra i siti più visitati vi sono anche i marketplace.
Coronavirus e variazioni di traffico e consumi sui marketplace online
Da un confronto tra le visite web a febbraio (poco prima delle misure di restrizione) e aprile risulta che tutti i marketplace hanno attirato più visite (ad eccezione di Zalando).
Variazione traffico aprile rispetto a febbraio 2020 |
|
Amazon.IT |
12,1% |
Zalando.IT |
-22,9% |
Manomano |
97,3% |
eBay.it |
26,3% |
ePrice |
77,4% |
Privalia |
5,7% |
fonte: elaborazione dati Similarweb
Le piattaforme generaliste e dedicate alla tecnologia e ai prodotti per la casa hanno registrato le variazioni di traffico più intense.
Rispetto a febbraio, ad aprile il traffico di ePrice è aumentato di quasi il 78%. Quello di Manomano (il marketplace per il bricolage, la ristrutturazione e il giardinaggio) è cresciuto di oltre il 97%.
In pieno lockdown le visite di eBay sono aumentate del 26.3%. Visite che si sono tradotte in aumento delle vendite nel settore bellezza e salute (+62%), benessere e sport (+32%), elettrodomestici – soprattutto le macchine da caffè (+39%) – giardinaggio (+81%), beni legati alla sfera sessuale (+240%)2.
Ad aprile amazon.it ha attirato il 12% di traffico in più. Secondo Statista il 29% degli italiani a marzo prevedeva di spendere un po’ di più su Amazon, l’8% di spendere molto di più.
L’emergenza sanitaria e la necessità di sopperire alla chiusura dei negozi, se da un lato ha aumentato il traffico sul web e sui marketplace, dall’altro ha modificato la composizione degli ordini. Alcune categorie sono cresciute, a discapito di altre. Anche su Amazon.
Per approfondire l’analisi del marketplace più popolare in Italia, prendiamo in esame un indicatore specifico: la frequenza di ricerca.
La frequenza di ricerca Amazon è un valore numerico della popolarità di un determinato termine di ricerca rispetto a tutti gli altri in un periodo di tempo. Più il valore è basso, più la categoria/prodotto è popolare tra le ricerche Amazon.
Prodotti Fashion
Consideriamo quattro tipologie di prodotti fashion per le donne: sneakers, jeans, felpe, leggings. In corrispondenza dell’inizio del lockdown le ricerche associate ai primi tre prodotti sono diventate meno frequenti. La popolarità delle ricerche correlate ai leggings invece è aumentata, “guadagnando” ben 2.400 posizioni (probabilmente perché si tratta di un capo adatto alla vita casalinga e agli allenamenti tra le mura domestiche).
Articoli per l’infanzia e gravidanza
Per quanto riguarda i prodotti per bambini, a marzo è aumentata la frequenza di ricerca per articoli come tutine per neonato e pannolini. Ad aprile, con le riaperture dei negozi di abbigliamento bimbo, le ricerche sono diventate meno frequenti.
Una tendenza diametralmente opposta si è invece registrata per i passeggini, evidentemente poco utili nel periodo di lockdown.
Prodotti per la salute e la prevenzione del contagio
Nelle ultime settimane gli articoli ricercati con più frequenza sono certamente quelli che proteggono dal rischio di eventuali contagi. Un esempio? Ad aprile 2019 la frequenza di ricerca per “mascherine” era pari a 22.513. Dodici mesi dopo è pari a 1. In altre parole, ad aprile 2020 le mascherine sono state (comprensibilmente) il prodotto più ricercato su Amazon.
Un discorso analogo vale per i guanti monouso che, se ad aprile 2019 avevano un indice di frequenza pari a 15.457, oggi sono il secondo prodotto più cercato dopo le mascherine.
Prodotti tecnologici
Per i prodotti tecnologici e di elettronica di consumo occorre fare alcune distinzioni. Gli smartwatch, che prima della pandemia erano tra gli oggetti più popolari su Amazon, ora hanno un indice di frequenza di ricerca pari a 59. In crescita invece le webcam, le stampanti e i laptop, sia rispetto ai primi due mesi dell’anno, che rispetto a 12 mesi fa.
Prodotti di bellezza e cura della persona
I parrucchieri e i centri estetici chiusi hanno prodotto un boom di popolarità di ricerca di articoli per la cura della persona. Le tinte per capelli ad aprile 2019 avevano una frequenza di ricerca pari a 3.043, 12 mesi dopo sono state il 180° prodotto più ricercato su Amazon. Lo scorso aprile il taglia-capelli è stato il 14° prodotto più ricercato su Amazon (ad aprile 2019 era il 369°)
Articoli sportivi
Il lockdown ha stimolato l’acquisto online di prodotti per l’allenamento domestico, come pesi, tappetini e attrezzi. Sono invece drasticamente diminuite le ricerche associate a prodotti la cui destinazione d’uso si concentra fuori casa, come bici elettriche o borse per la palestra.
Trend di vendita dei Partner YOCABÈ
Le performance di vendita di tutti i nostri Brand Partner confermano l’impennata delle vendite online (sottolineata da varie ricerche), anche nel settore fashion.
Un brand di abbigliamento e calzature italiano, rispetto a febbraio, ha incrementato le vendite del +229%, sia su Amazon che su Zalando, Spartoo, eBay, La Redoute.
Un altro brand di calzature sportive ha registrato una crescita ancora più positiva già dai primi di marzo, in differenti marketplace e differenti Paesi europei.
Un brand di elettronica di consumo, nel solo mese di aprile, ha incrementato del 238% le proprie vendite multi-canale.
Un brand di prodotti per bambini, appena iniziato il lockdown, ha ottenuto un considerevole incremento delle vendite su Amazon. Ad aprile, rispetto a febbraio, la crescita è stata del +277,5%
Le restrizioni sociali hanno delineato nuovi comportamenti di consumo, destinati a durare nel tempo. I brand che ipotizzano di affrontare la “nuova normalità” con le vecchie logiche, potrebbero essere costrette a ricredersi.
È necessario potenziare i touchpoint digitali e mettere in piedi modelli di vendita flessibili, orientati sempre più verso l’online.
Per approfondire questo tema, consigliamo la nuova guida Coronavirus e Vendite online: strategie e strumenti per mitigare i rischi e cogliere tutte le opportunità della Low Touch Economy.
1 Netcomm Forum 2020 – 6-7 maggio
2 E-commerce in Italia 2020 – Vendere online ai tempi del Coronavirus, Casaleggio Associati, maggio 2020
Trend, news e report sui marketplace e le vendite online
Oltre 1.500 CEO, E-commerce, Marketing e Sales Manager già ricevono la nostra newsletter.
mandatela anche a me