Come è noto, la rapida espansione del COVID-19 sta spingendo i Paesi più colpiti a ridisegnare una nuova quotidianità e nuove abitudini. Ridurre la vita sociale ha un effetto sullo shopping tradizionale. Ma cosa sta accadendo nel mondo online? E che azioni stanno mettendo in campo i colossi dell’e-commerce?
Tmall
La tecnologia può rivelarsi un valido aiuto in situazioni come queste. Lo sanno bene gli organizzatori della Shanghai Fashion Week, che hanno appena stretto un accordo strategico con Tmall.
Il marketplace di proprietà del colosso Alibaba trasmetterà le sfilate in diretta streaming, dal 24 al 30 marzo.
Tmall promette di portare milioni di visualizzazioni ai brand protagonisti dell’evento, che potranno in qualche modo arginare gli effetti dettati dall’attuale scenario sanitario. Secondo alcune fonti, se la formula online della Shangai Fashion Week si rivelerà un successo, le sfilate saranno trasmesse in live-streaming anche in futuro.
Le dirette streaming sono uno degli ultimi trend delle vendite digitali, soprattutto nei mercati asiatici.
Per aiutare i suoi venditori Tmall ha inoltre messo a punto un “pacchetto di supporto” che include, tra le altre cose, l’annullamento delle commissioni per i primi sei mesi dell’anno, prestiti a tasso agevolato, riduzioni delle spese di logistica e stoccaggio.
Alibaba
La Damo Academy, il centro ricerche di Alibaba, ha sviluppato un algoritmo di intelligenza artificiale che dovrebbe rilevare il contagio da coronavirus tramite scansioni TC (tomografiche computerizzate), con un tasso di precisione del 96%.
Il colosso dell’e-commerce sostiene che l’algoritmo possa effettuare una diagnosi in 20 secondi e quindi possa offrire un valido sostegno al sistema sanitario cinese. Il nuovo strumento sarebbe già stato implementato in diversi centri ospedalieri della Cina.
Amazon
È ormai noto che la richiesta di prodotti igienizzanti sta dominando le ricerche degli ultimi giorni. Nella settimana 23-29 febbraio i primi 30 prodotti più cercati su amazon.it sono stati gel disinfettanti e mascherine (la prima ricerca che non ha a che fare con il virus, “smartwatch”, è in posizione numero 32)
Stesso discorso per Amazon Germania, Francia, Spagna, dove i dispositivi igienizzanti o protettivi occupano almeno i primi 20 posti della classifica degli articoli più cercati.
I recenti sviluppi del COVID-19 hanno fatto proliferare comportamenti scorretti da parte di diversi venditori Amazon. Le inserzioni di prodotti disinfettanti a prezzi esorbitanti o che riportavano dichiarazioni false hanno spinto il marketplace a bloccare le vendite di oltre un milione di articoli.
eBay
Anche sul marketplace californiano sono fioccate le prime inserzioni di igienizzanti e dispositivi vari con descrizioni ingannevoli o prezzi eccessivamente alti.
eBay ha quindi invitato i venditori di tali articoli a rivedere le proprie schede prodotto.
Il marketplace ha inoltre proibito l’utilizzo di parole chiave come “epidemia” “coronavirus” “covid-19” nei titoli e nelle descrizioni. I venditori che trasgrediranno le policy si imbatteranno in penalizzazioni, cancellazioni delle inserzioni e sospensioni degli account.
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